SEO e web agency: il canone conviene?

24.11.2022 | Che bel progetto! Ma...

Un nuovo cliente… in condivisione con un’agenzia di comunicazione

Quest’anno ho iniziato a collaborare con un nuovo cliente che punta forte sull’organizzazione di eventi. Per promuovere su internet (ma quanto fa anni ’90 dire “su internet”?) le serate e le offerte a pacchetto si affida a diversi canali: Facebook e Instagram, la newsletter e il sito web; un approccio ormai definibile tradizionale, consolidato da anni di pratica.

Quando sono stato chiamato a collaborare alla newsletter, mi hanno subito informato che non ero l’unico a seguire la comunicazione: il cliente collaborava da tempo con una grossa agenzia di comunicazione che vanta un nutrito portfolio nel settore.

Non amo lavorare a quattro mani: c’è il rischio di pestarsi i piedi a vicenda, inoltre nella comunicazione non c’è mai una verità assoluta: se io penso A e tu pensi B, è facile discutere, con il risultato di confondere il cliente e finire per adottare una soluzione di compromesso che, con ogni probabilità, non è migliore né di A né di B.
In questo caso, per fortuna, lavoravamo a compartimenti stagni: l’agenzia su social e sito web, io sulla newsletter. Finché, per un’emergenza, non sono dovuto intervenire sulle pagine del sito dedicate alle offerte.

Yoast SEO: installarlo non basta

Editando un’offerta del sito web mi sono accorto che i campi Titolo SEO, Slug e Meta descrizione del plugin Yoast SEO non erano stati personalizzati.

Yoast SEO, per chi non lo sapesse, è uno dei plugin più utilizzati sui siti WordPress per settare parametri fondamentali per l’ottimizzazione SEO di un sito, come la Sitemap, i tag Title e Description, ecc.

La mancata personalizzazione di Titolo SEO e Meta descrizione mi ha insospettito. Ho verificato e anche nelle altre offerte non era stata apportata alcuna personalizzazione. Oltre a questo, il testo della pagina era privo di qualsiasi accorgimenti in ottica SEO: nessun titolo h2, nessun inserimento “furbo” delle parole chiave, assenza di alt tag nelle immagini, grassetti casuali, ecc. Eppure il cliente pagava un canone SEO mensile all’agenzia!

Il cliente paga, l’agenzia incassa, ma la SEO non c’è. Anzi…

Il cliente non solo pagava un servizio che non veniva svolto, ma pagava l’agenzia per essere danneggiato.

Da un semplice controllo nelle impostazioni generali di Yoast SEO ho appurato che la tipologia di contenuti “Offerte” era disabilitata per l’indicizzazione sui motori di ricerca: l’opzione Vuoi mostrare Articoli nei risultati di ricerca? era impostata su Off. In sostanza, le offerte non venivano indicizzate su Google. Una delle attività di punta del cliente era impostata per essere invisibile a chi la cercava su Google.

aspetto nella ricerca - yoast seo

La risposta dell’agenzia

Ho segnalato la cosa al cliente, il quale ha chiesto chiarimenti all’agenzia. Indovinate cosa ha risposto l’agenzia? Con 3 falsità.

  1. Ha sostenuto che il fatto che Yoast SEO non venga utilizzato in alcune pagine non significa che quelle pagine non siano leggibili da Google. Questo è vero, ma il punto era un altro: tutte le Offerte erano bloccate ai motori di ricerca!
  2. Ha affermato che io, attivando l’indicizzazione delle Offerte senza avvisarli, ho esposto il cliente a possibili penalizzazione SEO del sito. Quando mai un contenuto originale (ovviamente né duplicato né fraudolento) genera penalizzazioni nell’indicizzazione di un sito?
  3. Infine si è lasciato scappare una frase che non ha senso da nessun punto di vista, dicendo che approcciare la SEO guardando i semaforini di YOAST è come pensare che Google sia lo stesso di 10 anni fa. Chi ha parlato dei “semaforini” di Yoast SEO? Che cosa c’entra Google di 10 anni fa?

Queste risposte mi hanno lasciato senza parole. Quando si sbaglia – ed è capitato anche a me di sbagliare, prima o poi capita a tutti – è meglio scusarsi e mettersi subito al lavoro per riparare all’errore commesso. Anche questa è una strategia di comunicazione…

Canone SEO: ne è valsa la pena?

Inutile dire che l’agenzia, per questo e per altre mancanze, ha finito per perdere il cliente.

E il canone SEO? È valsa la pena far pagare un servizio mai prestato? L’agenzia ha scelto l’uovo oggi rinunciando alla gallina domani, una strategia che difficilmente paga.

Alle aziende dico una cosa: quando stipulate un contratto con canone mensile o annuale, assicuratevi che il servizio acquistato sia reale e venga svolto con continuità.

Come verificare l’ottimizzazione SEO

Se state pagando un canone per l’ottimizzazione SEO del sito e volete verificare che questa venga effettivamente svolta, l’unica soluzione è rivolgervi a un professionista per una consulenza mirata.

Con poche ore di lavoro posso generare un report sullo stato dell’ottimizzazione SEO del vostro sito e incrociarlo con i servizi di ottimizzazione per i quali pagate il canone.

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